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STAR BENE
La camera Kirlian verifiche preliminari energetiche |
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Molti soggetti che pensano di essere pranoterapeuti si recano presso le Associazioni e chiedono di realizzare immediatamente le fotografie Kirlian, convinti di ottenere in fretta e senza altro indugio, un certificato di idoneità.
Questo è un passaggio troppo repentino a cui un'Associazione seria non può dare risposta positiva, poiché è necessaria una procedura che passi prima di tutto da una serie di colloqui preliminari, per conoscere i soggetti e scoprire se possiedono veramente un discreto o ottimo potenziale energetico, che può essere tradotto, se indirizzato opportunamente, verso l'uso in pranoterapia o se la convinzione di essere potenzialmente dei donatori pranici, non corrisponda invece a un preconcetto o a disturbi fisici o psicologici.
Nella sezione dedicata alla pranoterapia sono indicati alcuni esercizi di mummificazione, per poter sperimentare a casa, le possibilità che si crede di poter sviluppare, ma per affrontare la materia professionalmente è necessario ricorrere alle opportune verifiche. Nella fattispecie noi utilizziamo in forma preliminare, un'apparecchiatura strumentale, del tipo di quella che vedete nella fotografia, su cui vengono fatti porre i polpastrelli del soggetto, sia della mano sinistra che della mano destra.
Dopo aver fatto questo esame preliminare, si può giungere già ad alcune conclusioni: innanzitutto capire chi può avere un potenziale su cui vale la pena di investire denaro e fatica, o se al contrario non esistono presupposti che lascino pensare, che ciò possa diventare possibile.
Trattandosi però di sperimentazioni volontarie e non essendo ancora entrata in vigore la Legge, che è oggetto di proposte in Parlamento, i soggetti che desiderano diventare pranoterapeuti, possono comunque seguire dei corsi idonei propri alla loro carenza, in cui si può insegnare loro, come fare a sviluppare questo potenziale, al momento mancante o scarsamente presente.
Noi tutti sappiamo che fra le qualità di un buon pranoterapeuta esiste la volontà di lenire la sofferenza e questa di per sé, anche se non sufficiente, è già una prima caratteristica idonea a lavorare sullo sviluppo delle proprie qualità energetiche, che potrebbero anche essere attivate in modo sperimentale, al contrario di chi le ha già presenti in forma spontanea. In questi casi, con più tempo a disposizione si possono comunque ottenere discreti risultati, sempre che i soggetti siano modesti e sappiano cogliere le loro carenze, che debbono per forza essere colmate.
A.B.
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